La pelle, più di ogni altra parte del nostro corpo mostra i segni dell’invecchiamento, lo stile di vita e le abitudini e l’eredità genetica che delinea i nostri tratti.
È facile pensare alla pelle come un semplice avvolgimento per proteggere gli organi all'interno del corpo, ma per capire i suoi problemi, è necessario rendersi conto che la pelle è di per sé un organo, proprio come il cuore, i polmoni e il fegato. È l'organo più grande del corpo, in effetti - e forse anche il più sensibile. La pelle gioca un ruolo determinante nella complessità biologica dei processi di vita. Lo strato più esterno della pelle, l'epidermide, si rinnova costantemente generando nuove cellule che si muovono verso l'alto dal derma, costituito in gran parte da tessuto connettivo. Sotto il derma, l’ipoderma immagazzina grassi per fornire energia e un cuscinetto protettivo di isolamento. Le ghiandole sudoripare eliminano dal corpo sali minerali, acqua e prodotti di scarto. Con il sole, la pelle converte una sostanza colesterolo-simile in preziosa vitamina D che fissa il Calcio a livello osseo.
Recenti studi suggeriscono come la pelle svolga un ruolo insostituibile nella risposta immunitaria che protegge il corpo dalle malattie. Ciò che rende la pelle unica tra tutti gli organi è l’esposizione al mondo esterno. Gli altri organi del corpo possono funzionare solo in un’omeostasi dai confini molto stretti di sterilità, umidità e temperatura costante.
La pelle è in grado di mantenere integro questo fragile equilibrio e, per farlo, deve essere in grado di resistere a temperature che vanno dal caldo secco del deserto al freddo pungente. Deve essere estremamente sensibile all’ambiente esterno: quando la temperatura aumenta, il flusso di sangue attraverso la pelle aumenta e le ghiandole sudoripare producono liquidi la cui evaporazione manterrà costante la temperatura interna; quando la temperatura diminuisce, la circolazione periferica si contrae con lo scopo di non disperdere il calore corporeo. Per interagire con l’ambiente esterno, la pelle è fornita di terminazioni nervose che la connettono profondamente al cervello. Ad esempio, al contatto con una fonte di calore, le cellule sensoriali ubicate sulla pelle inviano al cervello messaggi di allerta che immediatamente risponde adottano misure protettive e ritraendo il braccio.
Grazie alla stretta connessione con il sistema nervoso, la pelle è sensibile anche agli eventi emotivi trasformandosi in pallida e umida quando sperimentiamo la paura (il "sudore freddo" dell'ansia), arrossisce quando siamo imbarazzati e si illumina quando siamo felici.
Anche se la causa e l'effetto possono essere difficili da individuare, studi scientifici suggeriscono come lo stress e altri fattori psicologici possano attivare o peggiorare patologie della pelle come la dermatite e la psoriasi. Il legame tra pelle e la sfera emotiva ha radici profonde che affondano nell’intimo contatto tra madre e neonato, là dove si genera una parte fondamentale della sfera emotiva.
Marina M.